Il catalogo della mostra tenutasi dal 7 ottobre 2018 al 6 gennaio 2019 passa in rassegna trenta opere, che spaziando dal IX al XIX secolo attestano da un lato eccellenze dell’arte, e dall’altro il persistere nel tempo dell’attenzione a un soggetto basilare della fede cristiana.
Tra le opere esposte, il prezioso Messale di Barbara di Brandeburgo, che la marchesa Paola Malatesta Gonzaga ha commissionato nel 1442, al maestro miniatore Luchino, detto Belbello da Pavia. Nella miniatura, usata per la copertina del volume, l’Annunciazione l’artista intende superare la sua formazione tardogotica, e si adegua alle soluzioni prospettico-spaziali delle nuove ricerche mantegnesche.
Tra le tante opere provenienti da collezioni private, esemplare è una tela del XVI secolo attribuita a Nicolò Betti, seguace e collaboratore di Giorgio Vasari in Palazzo Vecchio a Firenze, che rivela il gusto manierista toscano nei ricchi particolari dell’ambientazione e nei colori cangianti dei panneggi.
La mostra è stata organizzata col contributo di Fondazione Comunità Mantovana Onlus e della Fondazione Bam.
Stampato da Publi Paolini, si compone di 95 pagine, ricchissimo di foto a colori, a cura di Augusto Morari con testi di Roberto Brunelli.
Le schede delle opere sono di Renato Berzaghi, Bruno Cavallaro, Stefano L’Occaso, Augusto Morari, Stefano Savoia.
Il volume è venduto al bookshop del museo al prezzo di € 35,00
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