Calice
27,5×15,5 cm
Bottega orafa lombarda
XX secolo
Mantova, Cattedrale Inv.115
Metallo e argento, anche fusione e dorato.
Il calice, in stile goticheggiante, presenta un massiccio prede esagonale con teste di santi aggettanti, tra decori fogliacei, il fusto presenta una edicoletta con santo dorati, diramando una architettura con rosoni sin nel sottocoppa. La coppa vede in incisione sul bordo la corona di spine.
Calice
17×12,5 cm
Bottega orafa francese
1900
Mantova, Cattedrale Inv. 117
Metallo argentato, dorato, smaltato.
Sostenuto da un grande piede mistilineo, con sei lobature intercalate da spigoli vivi, il calice è decorato da un intreccio di nastri che delimitano campi entro cui si dispongono elementi vegetali stilizzati, nei lobi del piede si inseriscono sei medaglioni quadrilobi con la Vergine che spicca su un cielo blu stellato, i simboli dei quattro Evangelisti e la raffigurazione di una croce greca. Il fusto esagonale è ornato da bifore archiacute incise e presenta un nodo schiacciato con decorazioni con smalti azzurri ed elementi a fiorone romboidali. Il sottocoppa ripropone ornati e foglie (pampini), leggermente rilevati, entro lobature; la coppa è cinta da una fascia con un tralcio ondulato che ospita pampini e grappoli d’uva, il calce emula esemplari dell’oreficeria francese trecentesca, caratterizzati da un nodo tondeggiante schiacciato con chiodi estroflessi a losanga e raffigurazioni smaltee. Un riferimento può essere istituito con il calice francese adorno di medaglioni e smalto, assegnato al XIX secolo e presente nel tesoro della basilica di Sant’Antonio a Padova.
Calice
30,5×13,5 cm
Giuseppe Menozzi (1895-1966)
1942
Lascito Luigi Bosio
Argento fuso, cesellato, dorato; pietre dure.
Di raffinata ed elegante esecuzione, il calice poggia su una base circolare, con fascia allargata e piatta, corredata dall’iscrizione eucaristica “HIC CALIX SANGUINIS MEI”. Il fusto è formato da tre figure angeliche accostate, identiche tra loro, erette e con il capo lievemente inclinato, innalzando le poderose ali verso il sottocoppa; la coppa è percorsa dal motivo della corona di spine, intrisa del sangue di Cristo.
Calice
26,5X12,5 cm, patena 17 cm (diametro)
Antonio Tagliaferri (1835-1909)
1907
Vescovo Agostino Domenico Menna, Mantova, Cattedrale Inv. 132
Argento, anche dorato, smalti
Il calice, riccamente decorato, poggia su un piede a sezione circolare con modanature digradanti, ornate da motivi a foglia e cordonature. Si eleva il fusto avvolto alla base della raffigurazione del demonio in forma di drago che soggiace al peso del sacro calice, il nodo è a forma do globo azzurrato, cinto da una fascia di stellette, mentre il sottocoppa mostra una plastica schiera angelica eseguita in alto rilievo e la coppa è fasciata dall’iscrizione “GLORIA IN EXCELSIS DEO ET IN TERRA PAX HOMINIBUS BONAE VOLUNTATIS”.
Calice
18×11,5 cm
Londra, “A&/BC”
1908
Mantova, Cattedrale Inv. 116
Metallo dorato.
Il colpo d’occhio lo fornisce il nodo, che presenta un profilo fortemente aggettante, con chiodi sporgenti recanti castoni romboidali ornati da protomi Leonine. Il piede polilobato esagonale con gradino sagomato e traforato, dotato di rialzo circolare interno bombato, si eleva verso il fusto esagonale, con specchiature profilate da colonnette tortili. La Coppa allargata presenta una fascia recante iscrizioni in caratteri gotici e punzoni con lettre (A&/BC), il titolo marchio standard, il Leone passante e il marchio della città di Londra.
Calice
26,5×15 cm
Bottega orafa italiana
XX secolo
Mantova, Cattedrale Inv.131
Metallo dorato, argento, micro-mosaici.
Il piede presenta una forma polilobata con gradini modanati e specchiature percorse da motivi vegetali rilevati e stilizzati, in cui sono inseriti tondi con medaglioni in micro-mosaico policromo, elementi a sé stanti, posti a corredare anche il nodo globulare schiacciato e il sottocoppa, tra decori a ispirazione fitomorfa.
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